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Il nuovo volto della protesi totale

Barra ultimata pronta per la fusione.
C. Landi, L. Cattin, E. Giunchi

C. Landi, L. Cattin, E. Giunchi

lun. 19 dicembre 2016

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Data la crescente aspettativa di vita, la protesi rimovibile oggi trova sempre più applicazioni nella pratica quotidiana. In molti casi si riescono a ottenere risultati estetico-funzionali eccellenti anche in presenza di un numero ridotto di elementi dentari.

Il paziente preso in esame è un signore di 70 anni, che presenta superiormente una protesi totale con 3 radici e inferiormente uno scheletrato con ganci (Figg. 1-3). Il paziente lamenta inizialmente una forte mobilità della protesi superiore e richiede una protesi nuova con palato ridotto e desidera un risultato estetico naturale e congruo alla fisionomia del suo volto.
Il medico, in accordo con il paziente, decide di utilizzare le tre radici superiori con dei perni radicolari diretti (Pivot Block Rhein83) per garantire una buona stabilità alla protesi. Una volta cementati i perni radicolari, si procede alla presa delle impronte tramite un cucchiaio individuale superiore (Fig. 4) nel quale verranno poi inseriti gli analoghi dei relativi tre perni radicolari (Fig. 5) e si sviluppa il modello master. In quest’ultimo viene costruita una placchetta di masticazione per rilevare la dimensione verticale (Fig. 14) e viene utilizzato un arco facciale anatomico per il montaggio del modello superiore in articolatore (Figg. 11-12). Per aumentare la resistenza della protesi a fratture si procede alla realizzazione di un rinforzo fuso con alloggi per cappette Rhein83 (Fig. 9). L’uso dei preformati renderà la costruzione del rinforzo semplice e veloce (Fig. 7) mantenendo le caratteristiche funzionali dell’attacco (Fig. 10). Come si può notare dalla foto (Figg. 6-7) avendo usato i preformati sono rimaste inalterate le caratteristiche del contenitore (Fig. 9) il quale permetterà alle cappette di oltrepassare il sottosquadro della pallina dell’OT Cap senza rovinarsi.

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